
“BORDER LINE” è il titolo della mostra che viene inaugurata mercoledì 3 dicembre 2025, alle ore 17.00, nella sala espositiva al primo piano del Civico Museo della Guerra per la Pace “Diego de Henriquez”.
Ideata e curata dall’artista PierPaolo Koss, è realizzata dall’Associazione culturale Daydreaming Project in coorganizzazione con il Comune di Trieste.
La mostra fa parte degli eventi del progetto “Chronocroma. Memorie, conflitti ed ecologie nell’arte contemporanea” per il quale l’associazione triestina, attiva nell’ambito artistico e culturale dal 2007, ha ottenuto il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
Tale progetto prende avvio da un concept innovativo che utilizza il modello additivo RGB (Red Green Blue) come metafora dei tre orizzonti temporali dell’esperienza umana: blu = passato, rosso = presente, verde = futuro. L’arte diventa quindi uno strumento per esplorare memoria, attualità e prospettive future, intrecciando linguaggi diversi e stimolando la riflessione collettiva.
La mostra al Museo de Henriquez – identificata dal colore rosso, ovvero il presente – tramite opere fotografiche, video, installazioni, sculture e performance, vuole essere un’indagine visiva e performativa sulle realtà stigmatizzate come deviate o folli. Prende forma da una selezione di lavori realizzati da PierPaolo Koss durante la sua lunga carriera che, dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Genova, ha operato in Italia, in diverse nazioni europee, in Russia, Cina e Giappone.
L’autore intreccia arte e politica, collocando le proprie opere in luoghi simbolici che evocano la deriva dei nazionalismi per denunciare i diritti umani negati e la discriminazione dove diversità di etnia, religione e culture mettono a rischio l’esistenza stessa. “BORDER LINE” diventa, pertanto, riflessione sociale e politica, unendo tensione estetica e impegno civile.
Tanto “Chronocroma”, nel suo insieme, quanto l’esposizione “Border Line”, con le proprie peculiarità, si rivolgono a un pubblico ampio e diversificato, ma soprattutto alle giovani generazioni con l’obiettivo di promuovere la cultura e l’arte contemporanee quali strumenti per interpretare in maniera critica la realtà. Si prefiggono, inoltre, di focalizzare l’attenzione del pubblico sulla memoria, sui conflitti e la sostenibilità, connettendo storia e processi legati al passato, al presente e al futuro. Operazioni senz’altro in linea con il pensiero e l’operato del collezionista triestino dalle cui collezioni è sorto il Museo della Guerra per la Pace che oggi, più che mai, persegue le medesime finalità di de Henriquez: attraverso la conoscenza dei drammatici fatti del XX secolo bisogna maturare una filosofia della pace quale principio guida per chi vive il presente ma, più realisticamente, per chi verrà dopo di noi.
La mostra sarà visitabile con il titolo d’ingresso al Museo da giovedì 4 dicembre 2025 a domenica 25 gennaio 2026.