Torna alla grande “Invasioni Digitali”(http://www.invasionidigitali.it/it), un progetto rivolto a diffondere la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alla co-creazione di valore culturale oltre che alla promozione e diffusione della cultura.il progetto di diffusione: lunedi’ 27 aprile, dalle 18 alle 23, al Museo de Henriquez e al Museo di Storia Naturale.
L’Italia è il primo paese al mondo per turismo e cultura (cfr. country brand index ). Il nostro immenso patrimonio artistico costituito da oltre 6000 musei e siti culturali rappresenta la più grande risorsa del paese. Perché questo patrimonio possa esprimere le sue potenzialità occorre intraprendere la strada dell’innovazione e cogliere i profondi cambiamenti in atto nella società moderna.
Mentre in Italia permane una tendenza ad una gestione conservatrice della cultura, gestione esclusiva e poco aperta al cambiamento in contesti internazionali si è già da tempo avviato un processo di cambiamento che va di pari passo con l’evoluzione della società e quindi anche dei suoi progressi tecnologici.
L’accelerazione della rivoluzione digitale può contribuire in maniera esponenziale allo svecchiamento delle istituzioni culturali e favorire una concezione “aperta e diffusa” del patrimonio culturale. Siamo ormai da anni di fronte ad un radicale cambiamento fondato, soprattutto, su quelle nuove forme di socializzazione e di interazione con la domanda, grazie alle nuove piattaforme digitali e sociali del web. Attraverso di esse, si tende ad incoraggiare la conoscenza e la partecipazione a livello educativo e creativo, aumentando e personalizzando l’appeal dell’offerta culturale, e ad attivare nuovi meccanismi di interazione e confronto della produzione e fruizione della proposta culturale. Per questi motivi non parliamo più di pubblico dell’offerta culturale ma di partecipanti all’offerta culturale.
Questo diverso approccio delle persone nei confronti dell’offerta culturale ha influito anche sul modo in cui i musei, e le istituzioni culturali in genere, comunicano con loro. Il museo diventa partecipativo nel quale, cioè, si attivano processi partecipativi in grado di trasfigurare un luogo in una piattaforma socio-culturale che metta in connessione fra loro i vari soggetti coinvolti: artisti, distributori, visitatori, critici, collaboratori, appassionati d’arte. E’ da questi presupposti che nasce Invasioni Digitali.
“Dopo la felice esperienza vissuta il 10 luglio dello scorso anno al Museo Revoltella – afferma la Vicesindaco Fabiana Martini – abbiamo riproposto l’adesione dell’Ente all’iniziativa spostandoci al Museo de Henriquez e al Museo di Storia naturale. E’ una bella occasione per diffondere con l’ausilio dei social media e la collaborazione di Discover Trieste e Trieste Social ben oltre il territorio comunale il nostro patrimonio culturale, valorizzando quello meno conosciuto anche in considerazione del centenario della “Grande” Guerra”.
Appuntamento a LUNEDI’ 27 APRILE, DALLE 18 ALLE 23, AL MUSEO DE HENRIQUEZ E AL MUSEO DI STORIA NATURALE.(http://www.invasionidigitali.it/it)